Basilicata Rurale
Giovedì 09 Ottobre, presso il Polo Bibliotecario di Potenza, si è tenuta la presentazione dei risultati di “Basilicata Rurale – Rete rurale dell’accoglienza per turisti, viaggiatori, curiosi”, finanziato dal FEASR-PSR Basilicata come misura di Sostegno alla cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune (Misura 16 Cooperazione, Sottomisura 16.3).
Si tratta di un progetto che intende unire imprese, comunità locali e territori per rilanciare il turismo esperienziale nelle aree interne, valorizzando il tema della ruralità per lo sviluppo di un turismo innovativo, sostenibile e autentico. Integrando tradizioni, innovazione digitale e sostenibilità ambientale, intende continuare a trasmettere il valore del territorio, sostenere la diversificazione dell’offerta turistica (attraverso itinerari tematici), promuovere la cooperazione pubblico-privato e l’integrazione tra settori agricoli, turistici e culturali, incentivare l’uso delle nuove tecnologie e dei dati. Il tutto per contrastare lo spopolamento delle aree interne, creando nuove opportunità di lavoro e di reddito e rafforzando la reputazione della Basilicata come destinazione rurale d’eccellenza
Nello specifico lo scopo è la definizione di un piano di promozione e commercializzazione del prodotto turistico per 4 aree territoriali (Aree sud, Vulture Melfese, materana, montagna potentina) attraverso attività di mappatura dei fabbisogni della filiera, di ricostruzione del valore percepito del patrimonio culturale materiale e immateriale e di innovazione dell’attuale offerta. Quindi, una filiera regionale del turismo rurale che vede come capofila EXO ricerca, Smartland, Tab Consulting e Sintesi, ognuno per un’area geografica regionale di competenza, coinvolgendo le imprese per ripensare e qualificare l’offerta dei servizi, stimolare processi virtuosi di sviluppo del territorio, riscoprire le vocazioni rurali dei luoghi.
Al momento sono ben 85 le aziende lucane che hanno sottoscritto la manifestazione di interesse e sono ben 66 gli operatori che hanno preso parte ai laboratori di co-creazione, immaginando insieme prodotti e servizi turistici innovativi, e definendo itinerari tematici di scoperta del territorio mentre ampio spazio di esplorazione e narrazione del territorio è stato dato grazie agli oltre 40 articoli su giornali e blog nazionali che hanno raccontato le esperienze e i luoghi della Basilicata rurale, ampliando la visibilità della regione come destinazione autentica ed esperienziale. Agli 80 post pubblicati sui canali social di progetto (Instagram e Facebook) e alle centinaia di condivisioni hanno fatto seguito decine di reel e stories realizzati da blogger, influencer e content creator che hanno promosso paesaggi, itinerari, gastronomia, artigianato e storie di comunità emersi durante i “fair tour” in cui sono stati coinvolti.
Non è mancato lo sguardo al futuro da costruire attraverso i più piccoli: quattro scuole primarie sono state coinvolte in attività educative e in laboratori sul patrimonio rurale e ambientale, generando la consapevolezza dei cittadini di domani.
Il turismo rurale è una forma di turismo considerata complementare all’agricoltura. Richiama il suo pubblico al di fuori delle rotte principali scelte dai viaggiatori e permette un’esperienza intima di conoscenza dell’identità territoriale. È uno tra i settori più rappresentativi delle vocazioni del paesaggio della Basilicata ma anche una delle opportunità più dense legate alla sfida della sostenibilità ambientale e sociale a cui deve rispondere oggi ogni azione di sviluppo territoriale. Il progetto assume il territorio della Basilicata come modello per sperimentare un tipo di economia turistica sostenibile fondato sulla connessione tra natura, cultura locale, talenti e imprese del territorio.
Fausto Villani di EXO ricerca ha definito Basilicata Rurale non solo un progetto ma "un'idea e un sogno che ha riunito 4 progetti distinti che si è deciso di coordinare al fine di creare una filiera intesa come una rete dell'accoglienza di tutte le aree interne della Basilicata. Un progetto con cui abbiamo puntato a costruire itinerari, capacità di comunicazione e nuove tecnologie allo scopo di trasformare un'idea in un'iniziativa industriale e attività economiche per la rete delle aziende locali coinvolte e coordinate all'interno del sistema di promozione turistica".
I primi due tour – “Dal Vulcano al Cielo” (nell’area del Vulture Melfese) e “Tra Cielo e Terra – Turismo rurale e nuove traiettorie esperienziali” (nella Montagna Potentina) – hanno svelato borghi incantevoli e comunità pronte a raccontarsi con il cuore e aperto le porte di aziende agricole, cantine, agriturismi.
Molto apprezzati i borghi toccati, tra cui Abriola, il paese di San Valentino, Sant’Angelo Le Fratte, con i suoi murales che trasformano le vie in gallerie d’arte a cielo aperto, Brindisi di Montagna e il castello Fittipaldi. Grande emozione, infine, anche per l’esperienza immersiva del Silent Play a Potenza, dove, grazie a un racconto teatrale in cuffia, la città si è svelata in modo nuovo, coinvolgente e intimo. Gli ultimi due appuntamenti sono già in calendario: dal 23 al 25 maggio, con “A spasso nella terra dei 5 sensi”, un tour enogastronomico e culturale nell’area Materana, e dal 6 all’8 giugno, con “Paesaggi umani tra i due parchi”, dedicato al turismo trasformativo nell’area sud della Basilicata.
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